Negli ultimi tempi le esigenze di consumo e di business, sommate all’accresciuta sensibilità dei consumatori, hanno fatto sì che sia aumentata l’attenzione verso nuovi metodi di estrazione.

Il filtro, per la sua estrema versatilità e per le sue stesse caratteristiche organolettiche, può essere una grande opportunità per i vari locali, anche quelli della ristorazione.

Ha un basso contenuto di amaro, una certa delicatezza ed eleganza, una forte piacevolezza e persistenza nonché aromi che variano con la temperatura.

Può essere estratto a caldo ma anche a freddo, essere servito in un bicchiere piuttosto che in un calice e può essere preparato al banco o addirittura davanti al cliente creando un momento di forte empatia e teatralità in sala.

Il filtro può essere il sostituto di un tè o di una tisana. In estate, estraendolo a freddo in infusione, diventa una bevanda dissetante con aggiunta di ghiaccio e magari lime o arancia. È un’ottima base per la miscelazione o per un aperitivo e può essere una bevanda che si apre al pairing con il cibo. È arrivato anche per noi Italiani il momento di scoprirlo.