Non era scontato venire al Teatro del Gusto ed abbattere i luoghi comuni e i condizionamenti culturali e “percettivi” della ‘loro’ bevanda preferita.

 

9 maggio 2024

NAPOLI – Sono stati giorni stimolanti e ricchi di incontri costruttivi quelli che hanno visto i The Farmers protagonisti al Teatro del Gusto da sabato 4 a lunedì 6 maggio. Per primi i produttori di vino naturale, provenienti da molte regioni d’Italia e d’Europa, hanno espresso grandi apprezzamenti per il parallelismo tra mondi agricoli del vino e del caffè attraverso il racconto della botanica, dei territori, delle tecniche di coltivazione e raccolta dei frutti, dei processi di lavorazione e trasformazione fino alla ricerca del flavore perfetto. Chi meglio di loro poteva farlo?

“Non è scontato, lo ammetto, venire a Napoli e provare ad abbattere i luoghi comuni e i condizionamenti culturali e “percettivi” della ‘loro’ bevanda preferita – racconta Leonardo Maggiori e i risultati sono andati ben oltre le nostre ottimistiche previsioni in termini di sensibilità e attenzione dimostrate ma non avevamo dubbi sull’apertura dei napoletani circa la possibilità di far evolvere il loro rapporto con il caffè grazie all’intelligenza che li contraddistingue e che consente loro di farsi contaminare da usi e abitudini di valore”.

Il “fuori Teatro” organizzato presso il ristorante Dialetti di vico Satriano, ad esempio, ha dimostrato come gli appassionati della cucina di valore siano sensibili a prodotti che uniscono tracciabilità della filiera e piacere dei sensi. Tra caffè e vino le fasi della degustazione in fondo sono simili: esame visivo, olfattivo e gustativo.

“La buona partecipazione all’incontro con giornalisti e ristoratori, organizzato in collaborazione con i nostri amici e clienti della caffetteria It’s, dimostra proprio il fermento e l’interesse che ruotano intorno al tema – continua Sandro Bonacchie siamo felici di sapere che il coraggio di alcuni imprenditori come Antonio Zullo stia dando ottimi frutti”.

E nell’introdurre parole come terroir, bouquet aromatico o cru si crea un collegamento al mondo del vino. In un territorio tipicamente “da espresso” come quello napoletano ciò che più ci ha sorpreso è stato il grande interesse per il metodo filtro che, per la sua estrema versatilità e per le sue caratteristiche organolettiche, può essere una grande opportunità per locali e ristoranti aprendosi al pairing, diventando così un vero e proprio ingrediente.