Messico, El Salvador e Honduras. Dal 26 gennaio al 9 febbraio tre tappe per conoscere il nuovo raccolto, decidere le lavorazioni insieme ai farmer, fare assaggi e scouting di nuovi prodotti, rinsaldare le relazioni umane con le relative comunità locali.

 

di Leonardo Maggiori

Dal 26 gennaio al 9 febbraio ho avuto il piacere di vivere un’intensa esperienza di lavoro e formazione in alcune piantagioni del Centro America, compresa la Finca Rio Colorado cui parte delle quote sono di proprietà della Diba 70. Il viaggio era stato organizzato per condividere le varie esperienze in compagnia del patron di B.farm Sandro Bonacchi e di Aurora Castellani del team The Farmers. E’ stata l’occasione per conoscere il nuovo raccolto, decidere le lavorazioni insieme ai farmer, fare assaggi e scouting di nuovi prodotti, rinsaldare le relazioni umane con le relative comunità locali.

FINCA LA VITTORIA

La prima tappa del viaggio si è svolta in Messico presso Finca la Victoria, nell’area di Sierra Norte, dove il responsabile Efrain Lechuga cura una piantagione biologica Slow Food. Siamo stati ospiti in una delle sue case a Città del Messico e poi nel ranch di famiglia dove abbiamo condiviso una meravigliosa ospitalità. Efrain è un ingegnere gestionale e parla correttamente più lingue, compreso l’italiano. Oggi vive stabilmente in Germania dove si è sposato e conduce i suoi business e gestisce una caffetteria recentemente aperta a Dussendorf.

La sua preparazione e la sua sensibilità agricola del caffé sono veramente molto elevate e dedica un impegno costante e continuo nei confronti della comunità locale realizzando strade e scuole, e preoccupandosi di portare acqua ed elettricità alle case. Efrain ci ha fatto capire con grande semplicità il rispetto che nutre per il territorio che coltiva con pratiche agricole consone alle latitudini del Messico. Ogni tipologia di pianta ha infatti uno scopo ben preciso e proprio per questo si trova in un’area non casuale. Alcune fungono da insetticida naturale, altre sono state collocate strategicamente in determinate aree in quanto hanno radici molto profonde che compattano il terreno impedendo frane, mentre alcune sono deputate all’ombra, aspetto molto importante per le piantagioni di caffè.

Efrain è anche un raro esempio di farmer che si produce completamente in autonomia il compost organico per la terra e il fogliare dalle sue piante. Ma non solo, si è costruito anche un beneficio dell’umido e un bel patio per svolgere la prima fase di lavorazione, oltre che un beneficio del secco dove conclude la fase finale della lavorazione con l’eliminazione del pergamino. Gestisce praticamente in prima persona tutte le fasi di lavorazione.

FINCA EL CERRO

Il tour è continuato a El Salvador presso Finca El Cerro, nell’area Apaneca Llamatepec, gestita da Fernando Escobar detto Leto. Anche lui proviene da una famiglia che da generazioni si dedica al caffé e al proprio territorio. Fernando lavora sicuramente molto bene nel campo ma con una minore attenzione e sensibilità di Efrain. Finca el Cerro è comunque una piantagione dove si possono incontrare alcuni incredibili varietali di caffé come il Geisha e il Bourbon. Il terroir a El Salvador è sicuramente molto diverso da quello messicano di Finca la Victoria poiché siamo a circa 1500 metri di altitudine mentre in Messico eravamo tra i 1000 e i 1200 metri, con un clima sicuramente più secco che consente con maggiore facilità di adottare processi di lavorazione naturale dei quali Fernando è un vero maestro. Il beneficio dell’umido è veramente molto ben organizzato, simile a una  nostra cantina del vino. Qui quotidianamente sette o otto persone si dividono meticolosamente le varie attività, dalla distesa del caffé al suo recupero, fino alla selezione a mano.

FINCA RIO COLORADO

La Terza tappa ha avuto luogo in Honduras presso Finca Rio Colorado, nell’area di Las Capucas, una piantagione Slow Food del progetto Umami area Honduras, gestita da Francisco Villeda detto Panchito. Qui avevamo la necessità di rinsaldare ancor di più i legami con la collettività locale, gli uomini della cooperativa, con Panchito e con Omar Rodriguez, nostro socio e manager della cooperativa. Il soggiorno è stato utile anche per approfondire le nostre conoscenze agricole e per avere maggiore consapevolezza dell’importanza del clima in piantagione. Abbiamo assaggiato, attraverso il cupping, una moltitudine di nuovi raccolti provenienti da diversi contadini della regione. L’ultima tappa si è svolta sempre in Honduras presso Finca Alfolì, ancora nella regione di Las Capucas, una piantagione Slow Food gestita da Omar Rodriguez.